Videologhi (2012)

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 Parte I: Quadri dai giardini quotidiani

VIDEOLOGHI (Pictures From Daily Gardens) si può interpretare come una serie di sguardi sul quotidiano, una rappresentazione di gente, paesaggio, cibo, famiglia, sopravvivenza; temi espressi attraverso una raccolta di brevi filmati, immagini e associazioni sonore, a volte libere (la prima cosa che mi salta in mente) a volte combinate in maniera logica e consequenziale; in ogni caso lavoro sul loro potere di evocare archetipi.  Questa prassi (che chiamo sistema di metafore sonore) è un vero e proprio metodo compositivo che ho scoperto ed impiegato in molte delle mie performance e lavori radiofonici, come ad esempio IL TEMPO CAMBIA I & II (1997/2003) e DIALOGHI (2008); VIDEOLOGHI è un tentativo di estendere il mio pensiero radiofonico  al campo del video e delle arti visive, un monumento del tempo presente (dipinto come Picasso o Ernst).

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Il video si divide in 11 sezioni brevi:

Passi: le mie scarpe in soggettiva, mentre cammino su di un sentiero di campagna, sincronizzate con le note di un vecchio piano stonato.

Terre: i miei passi, sempre in soggettiva, che si muovono, l’uno dietro l’altro, su territori diversi; un passo sull’erba, l’altro sulla terra, e così via, accompagnati da clusters al vecchio piano; alla fine raggiungono uno zerbino, una mano gira una chiave nella toppa; appare un tavolo con una zuppa di pesce, suoni di onde; due mani in soggettiva raccolgono conchiglie e gamberi dal piatto e li avvicinano alla camera (la bocca).

Onde: un pescatore sulla spiaggia, alcuni elicotteri in cielo, onde.

Battiti: un orologio di legno senza lancette appare e scompare su di una tavola, accompagnato da suoni di metallo;  un gong produce suoni di esplosioni.

Bersagli: un gatto nero, in equilibrio su di un bastone, punta qualcosa sotto di lui e si prepara all’attacco; un topo stecchito sullo zerbino.

Madri: in una sequenza in slow motion, mia madre si scinde in due immagini fantasmagoriche sovrapposte

Incantesimi: ticchettio di orologio; il gatto nero sul bastone si trasforma in un bel gatto d’angora beige a mezzanotte.

Mattini: suoni di uccelli; mia moglie apre la finestra al mattino; nuvole nere, traffico ed elicotteri la convincono a chiudere la finestra e a tornare a dormire.

Zolle: mio padre lavora nell’orto; ogni sua singola azione è sincronizzata dettagliatamente con note e accordi suonati sul vecchio pianoforte.

Scivoli: alcuni bambini giocano sulla neve. Suoni di violino commentano le loro azioni.
Lune
: un surreale gioco notturno fra forme circolari; il mio occhio si trasforma nella luna, la luna in una boccia per i pesci, la boccia in una lampada, la lampada in un CD, un vinile, la ruota di una bicicletta, un pendolo, una moka, una tazza di caffè, di nuovo in luna e in lampada, e alla fine nelle mie labbra che lanciano un bacio. Musica per suoni naturali e oggetti.

Scarpe: le vecchie scarpe sono abbandonate sullo zerbino; calzo nuove scarpe e me ne vado. Il vecchio piano suona una melodia da carillon.

la totale durata del video è di  21’50” , ma data la modularità dell’opera, si possono realizzare versioni di diverse durate.

Regia e musica: Stefano Giannotti
Interpreti: Stefano Giannotti, Roberta Da Porto, Giampiero Giannotti, Matilde, Rachele, Elisabetta, Sara, Ginevra, Aurora, Emiliano, Valentino.
Prodotto da Stefano Giannotti fra febbraio 2011 e marzo 2012
© Copyrights by Stefano Giannotti / S.I.A.E. 2012