2002/2003
Un gruppo di gente costruisce una città in un altipiano deserto. Si lavora giorno e notte finché un bel giorno il lavoro è terminato. La città si erge splendente con le sue torri. Ma un popolo vicino arriva e la conquista, distruggendone una gran parte. Gli abitanti sopravvissuti con il tempo imparano a convivere con gli invasori, i due popoli si fondono e si comincia a ricostruire una nuova città sulle macerie della precedente. Dopo molto lavoro la nuova città è pronta. Ma un popolo di invasori arriva da molto lontano…il destino è segnato. Il processo si ripete. All’infinito. Ogni nuova città è ricostruita sulle macerie della precedente e ne ingloba parte degli stili. Un bel giorno in un’epoca di pace più duratura, la città delle città è pronta; la somma di centinaia di colonizzazioni e di architetture attraverso le epoche. Ma nessuno ci vuol vivere dentro, poiché è troppo complicata. Diventa una delle mille città fantasma. La gente torna a vivere nel deserto.
MASTERPIECE è una metafora sulla genesi e la crescita dell’opera d’arte; si sviluppa lungo il processo compositivo di un brano che riassume e consolida frammenti presi da diversi stili storici e li ricostruisce in nuove forme secondo esigenze estetiche moderne, mescolando forme classiche e profane, confondendo il primitivo con il tecnologico.
Il lavoro illustra il processo di de-costruzione dei linguaggi e l’approccio alle avanguardie, sottolineando ironicamente la funzione dell’arte nella nostra società.
Produzione: DeutschlandRadio Berlin 2003
Executive Producer: Götz Naleppa
Testo, musica e regia: Stefano Giannotti
Traduzione tedesca e narrazione: Andreas F. Müller
Altre voci: Choi Ahoi Kyung-hwa, Iouri Leidermann, Alan Cherchessov, Tsvetlana Cherchessova, Georgev Cherchessov, Kristyna Cherchessova, Regine Bartsch, Matilde Giannotti.
Stefano Giannotti: whistling, pots, harmonica, banjo, toy piano, samplings, elaborations and treatments.
© DeutschlandRadio Berlin 2003
Dur. 50’30”