Battaglia Navale (2000)

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BATTAGLIA NAVALE
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TESTO ITALIANO

Preistoria

Alcuni bambini giocano alla guerra mentre guardano la televisione. Inizia una vera battaglia navale; due giocatori lanciano le coordinate e tentano di affondare reciprocamente le loro navi. Dietro queste navi si celano uomini di potere e noti dittatori. Qua e là, persone di diversa nazionalità, intervistate, rispondono alla domanda: “cosa ti piacerebbe fare se tu avessi potere?”

I. Anno Primo. La battaglia si espandeva senza tregua lungo gli assi cartesiani. La posta in gioco era alta: affondare più navi nemiche possibili. Dal grafico risultava che dietro tali navi si celavano in effetti grandi dittatori e uomini di potere. Secondo il Programma prestabilito il mondo sarebbe stato ripulito dalla tirannia. Si combatteva per ristabilire la pace. Si distruggeva per la ricostruzione.
II. La situazione è sotto controllo. Non vi sono né vincitori né vinti. Le cellule si rigenerano, il corpo si riorganizza, il sangue scorre ancora.

Storia

Un forte potere domina e si espande dappertutto. Un uomo scappa, correndo all’infinito, inseguito da slogan politici e cani che abbaiano, marce militari e rumori sinistri. Il potere avanza incalzando in modo sempre più minaccioso, finche si disintegra. La situazione degenera in anarchia e ribellione.

I. Anno Secondo. E’ più facile distruggere un popolo che un unico responsabile. E’ più facile obbedire agli ordini di un pazzo che scegliere la propria autonomia. Ed è molto più facile cancellare la memoria che accettare il ricordo della vergogna.
II. L’ordine. Il disordine. L’ordine. Il disordine. L’ordine. Il disordine. Il disordine. Il disordine.
III. Dobbiamo abbattere i tiranni, istituire al più presto un tribunale che giudichi i colpevoli e li elimini seduta stante. Dobbiamo cancellare ogni traccia del passato, iniziare un programma di civilizzazione che tolga l’ignoranza dal mondo. Rivendichiamo il diritto all’istruzione per tutti. Tutti gli uomini sono uguali. Tutte le donne sono uguali. Bonifichiamo le paludi dell’Ignoranza. Ripuliamo il mondo dalle tenebre. Marciamo uniti verso la Luce.

Fantastoria

Si ricostruisce la democrazia. Radio e TV, satellite e pubblicità raccontano 24 ore al giorno, su ritmi techno e funky, quanto è bella la nuova società, e quanti miglioramenti sono stati fatti. lentamente, ma incessantemente questi mezzi iniziano una nuova dominazione; la guerra esplode di nuovo, a causa di una ribellione nelle “Zone Vergini” terre fuori dal controllo, ultima oasi rimasta, dove comunque viene rovesciata tutta la “spazzatura” della società evoluta.

I Anno Terzo. La guerra è terminata. Siamo liberi finalmente. Abbiamo creato l’Uomo Moderno, dinamico, attivo, impegnato, molto impegnato, sempre impegnato. Nuove idee, nuove strutture, nuove organizzazioni. E adesso una breve pausa per la pubblicità…

II Per l’infanzia, sono stati inventati i nuovi Giocattoli Dialettici. Schiacci il bottone e…Abbiamo inoltre costruito magnifici giardini elettronici, interattivi, multimediali, dove si possono controllare intensità del verde, calore solare, flusso dell’acqua, e addirittura regolare il volume dei suoni. Ascoltate…E abbiamo inventato i nuovi Cartoni Animati…Bene, via alla pubblicità…

III Abbiamo creato milioni, anzi miliardi di posti di lavoro, nel perfetto rispetto delle leggi sulle Norme di Sicurezza, ascoltate… In questo modo siamo riusciti a contenere l’inflazione sotto i livelli di guardia, naturalmente con un piccolo aumento delle tasse. Grazie alla clonazione, stiamo sconfiggendo tutte le malattie e abbiamo iniziato un capillare programma di sterilizzazione dei cibi, dell’acqua e dell’aria. Le nuove scorie industriali non costituiscono più un problema: le sotterriamo nelle Zone Vergini, terre fuori pericolo, luoghi isolati che per definizione non potranno mai svilupparsi… Ma la più grande invenzione al giorno d’oggi è sicuramente il satellite; in ogni momento della giornata ti puoi collegare, controllare, essere controllato e sapere se nel mondo è tutto O.K. E adesso la pubblicità…. E dopo la pubblicità, una breve interruzione pubblicitaria…

IV Abbiamo interessanti soluzioni per il tempo libero: corsi multi-livello di un’unica lingua, l’Inglese, per facilitare la comunicazione fra genti diverse, Ginnastica Ritmica, Aritmica, Aritmetica, Anti-Ginnastica, Fitness Sociale, Anti-Sociale, Yoga, Yogurth, Meditazione Auto-riflessione, Massaggio Bio-Erotico, il tutto con musiche altamente terapeutiche… E a proposito di musica, un breve stacco dedicato ai giovani…e per chi ama cantare abbiamo invece inventato i Tenori… i fondi provenienti da questa esibizione sono devoluti ai Sofferenti, popolazioni povere (per fortuna ormai in via di estinzione) che abitano le Zone Vergini… E adesso, pubblicità, pubblicità, pubblicità…

V. Anno Quarto. La guerra era scoppiata di nuovo più a Ovest del Piano Cartesiano. Alcuni dicevano che nelle Zone Vergini, fra i Sofferenti, c’era stata una ribellione; sembra che uno dei loro, diciamo “intellettuali”, questa specie di stregoni ignoranti e incivili che neanche conoscono la data della scoperta della loro Terra, non abbia voluto disinfettare la propria capanna, e che addirittura sarebbe stato visto accoppiarsi senza il preservativo; gli altri, come pecore prima della clonazione, avrebbero aderito immediatamente e da lì sarebbe divampata una rivoluzione.
Ma vi sono anche altre ipotesi, alcune veramente accattivanti. Una certa Scuola, per altro assai pericolosa, sostiene che la guerra sia scoppiata a causa di un malinteso nel mondo dell’informazione; alcuni proprietari di network televisivo avrebbero… come dire…divulgato notizie tendenziose sul governo, cercando di manipolare le notizie ai fini di un colpo di stato. Ma questo è assurdo; mai e poi mai, in democrazia la televisione ha infranto le regole della discrezione e dello spazio altrui, si è sempre limitata a fare della semplice e sincera informazione.
Ma la fonte sicuramente più inattendibile è quella di un piccolissimo gruppo di dissidenti, che ha avuto il coraggio di asserire che la guerra genera denaro…
Tutte le Scuole e le teorie erano comunque d’accordo su di un punto: questa guerra era necessaria, non si poteva evitare; e sicuramente non ve ne sarebbero state altre in avvenire. Anzi già oggi, che stiamo ancora combattendo, circolano voci che in cantiere c’è un nuovo progetto di società, senza forme di potere.
Ma di questo ne parleremo un’altra volta, non appena avremo liberato il mondo dalla tirannia.

Testo, musica e regia: Stefano Giannotti

Produzione: Deutschlandradio Kultur

Redazione: Götz Naleppa, 1999/2000