Opera radiofonica per voci, sassofoni, suoni naturali ed elettronica
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http://radioartnet.net/11/2011/05/20/stefano-giannotti-geologica-karl-sczuka-preis-2007/
(leggi il testo)
“Il mondo esisteva prima dell’umo ed esisterà dopo, e l’uomo è solo un’occasione che il mondo ha per organizzare alcune informazioni su se stesso”
(Italo Calvino)
Circa 1,6 milioni di anni fa, l’uomo di Neandarthal cominciò a muoversi dall’Africa in direzione dell’Europa e dell’Asia. egli visse nell’arco di tempo che va da 230000 a 30000 anni fa. Circa 90000 anni fa fu raggiunto dall’Homo-Sapiens, e questo fatto potrebbe essere l’origine della sua estinzione.
La storia comincia a Parigi nel 50050 avanti Cristo. In un caffé, una coppia di Neandarthals chiacchierano con alcuni Homo Sapiens. bevono caffé e parlano del più e derl meno. Ad un tratto, il cameriere si rivela essere un australopiteco non ancora estinto e si fa saltare in aria come un vero e proprio kamikaze.
la tremenda esplosione apre le porte su di un paesaggio immaginario fatto di atomi e particelle elementari. L’orologio viene rimesso a 14 miliardi di anni prima, all’epoca del big-bang.
L’opera è strutturata su di un’interpretazione della suddivisione in ere e periodi adottata dalla geologia
La drammaturgia sonora è costruita sulla combinazione ed interazione di frammenti di questa improbabile Parigi del 50050 avanti Cristo, creata come una specie di gioco acustico fatto di opggetti e dei loro suoni. Un sassofono che “non ci incastra niente ma suona da Dio” (come menzionato nel testo), sottolinea lo sviluppo dell’universo e crea una drammaturgia parallela.
GEOLOGICA ci fa riflettere in modo ironico sul fatto che l’uomo è solo una piccola parentesi nell’espansione dell’universo, come leggiamo nella citazione da Italo Calvino, siamo solo una piccola occasione di raccogliere informazioni su noi stessi. Il nostro essere effimeri ci dovrebbe far riflettere sul senso delle nostre azioni, sul fare e il non fare, amare, lottare, credere in Dio, leggere, gettare monetine nelle fontane, viaggiare ecc.
Nella drammaturgia sonora l’idea dell’uomo è indecifrabile, quasi completamente assente; l’australopiteco è l’unico che invece è sempre presente durante l’intero periodo di 14 miliardi di anni, egliè la causa e l’effetto, il responsabile di tutto ciò che accade nel tempo e nello spazio, osserva e fa commenti ed ha la capacità di attraversare facilmente la porta che separa la scienza dal racconto biblico. Ogni volta che appare scatta qualche evento di fondamentale importanza, distruzione o ricostruzione; in altre parole egli ha la stessa funzione del monolito di “2001 Odissea nello Spazio”.
Stefano Giannotti and Goetz Naleppa in Donauechingen, October the 20th, 2007 at the Karl-Sczuka-Preis Award cerimony